Il partito democratico si proporrà oggi come alternativa a M5S e potrà monitorare senza colpi bassi i sberleffi di Berlusconi sulle norme: “Se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto, e se ci fosse ancora il governo Letta, Grillo non avrebbe nemici alle Europee e Berlusconi avrebbe la partita in mano e far cadere a picco il percorso costituente”.
Berlusconi, invece, da una parte non vuole concedere a Renzi il voto sulle variazioni del bicameralismo prima delle votazioni e dall’altro non può e né vuole dare alla pubblica opinione l’immagine di chi mette i bastoni tra le ruote.
Il Presidente del Consiglio dovrà affrontare un passaggio difficile sulle riforme affermando quanto segue: “E se la prossima settimana il nostro disegno di legge sulle modifiche del bicameralismo verrà adottato come testo base, sarà la fine”