Ha dell’incredibile la storia che ha coinvolto una giovane lavoratrice romana licenziata dal lavoro per aver richiesto troppi giorni di malattia superando così “il periodo di comporto”. La storia di cui stiamo parlando riguarda una donna di 40 anni di nome Simona, impiegata presso un negozio di elettronica “Saturn” all’interno del centro commerciale RomaEst, che dopo aver scoperto nel 2010 di avere un brutto tumore si è vista costretta ad assentarsi dal lavoro per sottoporsi a diverse cure.
Ma l’azienda per cui la donna lavorava sembra non aver valutato la tragica situazione decidendo così sul più bello di licenziarla. “Venerdì è tornata a casa dopo due mesi trascorsi in ospedale e ha trovato il telegramma dell’azienda per cui lavorava che le annunciava il suo licenziamento. Fa la commessa in un negozio di elettronica Saturn presso il centro commerciale RomaEst. Entro i 180 giorni di assenza avrebbe dovuto chiedere di prolungare il periodo previsto, ma non l’ha fatto, era in ospedale, è malata è anche comprensibile”, sono state le parole pronunciate da Francesco Iacovone dell’Esecutivo Nazionale Usb Lavoro Privato.
D’altra parte la Saturn ha reso noto di essere pronti a verificare la storia della giovane impiegata malata di cancro ed essere così pronti a chiarire la situazione.
Deve intervenire il Governo.
Se Andreatta continuò a prendere l’appannaggio fino al termine della legislatura, Craxi e Toni Negri nonostante fossero e siano -evasi-, tutti i parlamentari anche se assenti al 90% delle sedute, e, se i parlamentari riscuotono i vitalizi con colpa, a questa donna va riconosciuto un sostentamento solo perchè non ha colpe.
……e la Chiesa si sente coinvolta ?.