Nelle ultime settimane Ryanair ha fatto molto parlare di sé, soprattutto perché il suo ceo si è schierato apertamente contro le misure di distanziamento sociale richieste da molti paesi, Italia compresa.
Per poter ritornare a volare, infatti, molti governi hanno ipotizzato di lasciare un posto vuoto tra un passeggero e l’altro, oltre alle file centrali: in pratica si tornerebbe a volare con meno della metà dei posti occupati.
Una soluzione improponibile per Michael O’Leary e che condurrebbe al fallimento delle compagnie o che vedrebbe il costo dei biglietti schizzare alle stelle.

Ma la compagnia low cost irlandese non si è persa d’animo ed in queste ore ha annunciato che ripristinerà il 40% dei propri voli dal primo luglio.
La decisione è soggetta all’abolizione delle misure restrittive sui voli all’interno dell’Ue imposte dai governi per far fronte alla pandemia di coronavirus.
A tutti i passeggeri verrà chiesto di indossare la mascherina a bordo e durante il tragitto sarà obbligatorio avvisare il personale di bordo per andare in bagno, in modo da evitare assembramenti. Ryanair ha spiegato inoltre che tutti i passeggeri dovranno compilare un modulo in cui verranno forniti dettagli sulla lunghezza del viaggio e su dove sarà previsto il soggiorno.
Attualmente oltre il 99% degli aeroplani della compagnia rimangono a terra.