L’oncologa Serena Di Cosimo ci parla del tumore al seno, dei sintomi, e della prevenzione
Ormai non c’è più alcun dubbio, perché è incontestabile che la prima cura per i tumori è la prevenzione. Ma attenzione: bisogna ragionare sul concetto di prevenzione, perché questo termine vuol dire diverse cose.
Aggredire il cancro con i farmaci è sempre un’operazione a posteriori che può dare buoni risultati, anche ottimi, ma è il sistema della prevenzione il goal vero e proprio. E questo ormai, fortunatamente, lo stanno capendo sia le istituzioni sia la gente.
Sia i privati, sia la sanità pubblica, specialmente attraverso le proprie appendici regionali, stanno approntando interessanti sistemi di screening per specifiche forme tumorali. Ma è pur vera una cosa: la prima mossa dobbiamo farla noi, con la conoscenza. Non smettiamo di informarci, di essere aggiornati, non attendiamo passivamente che le cose ci cadano dal cielo.
Non solo, ma indipendentemente dai consigli che ci vengono dati in ordine alla prevenzione, non c’è dubbio che da soli possiamo cominciare ad adottare uno stile di vita salutistico. Come fare? In fondo non è difficile, e sono cose che, bene o male, anche senza specifici approfondimenti, conosciamo tutti.
Cerchiamo di non fumare o di fumare il meno possibile: la colleganza fra fumo e determinati tipi di tumore, compreso quello della mammella, pare ormai acclarata. Cerchiamo di avere un’alimentazione corretta, con pochi grassi, fritti e cibi elaborati; prediligiamo la dieta mediterranea, nelle sue molte varianti: pesce, frutta, verdura, pane e pasta in quantità non eccessive, sono un vero e proprio toccasana per la salute.
In terzo luogo, cerchiamo di fare attività fisica: un fisico in forma allontana molte malattie, e anche nel caso in cui dovessimo contrarre malattie più gravi, un fisico non obeso, allenato, aiuta a reagire molto meglio di uno sedentario. Ciò detto, veniamo all’argomento specifico, il carcinoma mammario, i sintomi, le terapie e la prevenzione. Ce ne parla l’oncologa Serena Di Cosimo, intervistata da DiLei:
“Le opzioni terapeutiche per il carcinoma mammario comprendono: la chirurgia, la chemioterapia, la radioterapia, l’ormonoterapia e la terapia biologica. Il carcinoma mammario più aggressivo è triplo negativo e rappresenta il 15-20% di tutti i casi di carcinoma mammario”.
“Questa forma non risponde alla terapia ormonale né alla terapia biologica e, a seconda dei casi, viene trattato con la chemioterapia, la chirurgia e la radioterapia. I ricercatori di tutto il mondo sono impegnati nella definizione di terapie mirate. Risultati incoraggianti vengono dagli studi con l’immunoterapia e con i farmaci che inducono il cosiddetto ‘suicidio’ cellulare”.
“Comunque – continua l’esperta – la mammografia va fatta ogni due anni tra i 50 e i 69 anni. Fuori da questa fascia di età, bisogna consultare il medico di riferimento per la definizione di una prevenzione personalizzata. Lo stile di vita e le abitudini alimentari sono in generale la base della buona salute”.
“Anche nella specificità del carcinoma della mammella, spazio ai cereali, vegetali e legumi e riduzione dei grassi animali per ridurre il rischio di obesità e sindrome metabolica, entrambi associati all’insorgenza di carcinoma mammario. Fondamentale l’attività fisica quotidiana, basterebbe una passeggiata di 30 minuti al giorno!”.
“Alle lettrici dico ‘non aspettarlo, cercarlo’. L’obiettivo, infatti, è arrivare alla diagnosi prima che il carcinoma abbia dato segni di sé. I segnali di allarme includono l’aumento di consistenza del seno per la presenza di noduli, eventuali rientranze della cute, secrezioni sierose/ematiche e lesioni del capezzolo, fino all’ingrossamento dei linfonodi sotto l’ascella”.
Lo screening dunque va bene, anzi, è indispensabile soprattutto sopra una certa età, tuttavia bisogna aiutarsi da sole, non rinunciando a uno stile di vita corretto. Certo, non è facile perché lavorare, badare ai figli, fare sport e alimentarsi correttamente vuol dire un superimpegno durante la giornata. Ma bisogna trovare il modo di prendersi un po’ di tempo in più per la nostra salute. Per il nostro futuro.

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