La tragedia della Costa Concordia nelle aule di Tribunale. Il Procuratore Francesco Verusio svela l’intenzione di chiedere una pena superiore ai venti anni per l’ex capitano della Costa Concordia, originario di Meta di Sorrento. Le immagini della tragedia del Giglio sono ancora nella mente di tutto il paese, così come le testimonianze dei superstiti. Una notte fredda di gennaio che si trasformò in un incubo spaventoso.
Francesco Schettino nelle aule del Tribunale di Grosseto ascoltato dai giudici ha dichiarato: “O siamo dei kamikaze, o avevano tutti paura di parlare, o un ufficiale mi ha detto una bugia e la carta nautica era sbagliata. Oppure avevamo preso un sottomarino”. Per l’ex capitano della Costa Concordia tutti sapevano dell’inchino. Anche i vertici della compagnia di navigazione. Una pratica che in quella maledetta notte del 13 gennaio del 2012 si è trasformata in una tragedia. Trentadue vittime e altrettante famiglie che chiedono giustizia per una tragedia che in Italia non ha precedenti.