Apple espande la sua intelligenza artificiale generativa in Europa con l’aggiornamento iOS 18.4, ma rinvia a data da destinarsi il lancio della nuova Siri, inizialmente annunciata come rivoluzionaria. Ecco cosa c’è davvero di nuovo.
Apple compie un passo importante nell’evoluzione della sua strategia di intelligenza artificiale, portando Apple Intelligence anche in Europa. Con l’aggiornamento a iOS 18.4 e macOS 15.4, gli utenti di iPhone, iPad e Mac possono ora utilizzare una serie di funzionalità AI avanzate anche in spagnolo, italiano, francese e tedesco, accanto all’inglese. Tuttavia, la tanto attesa nuova versione di Siri, descritta come un assistente vocale “personale” e altamente intelligente, è assente.

Apple Intelligence: cosa offre davvero in Europa
Nonostante l’assenza della nuova Siri, Apple Intelligence introduce diverse funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa. Tra queste troviamo:
- Strumenti di scrittura intelligenti: è possibile riformulare un testo in tono professionale, creativo o persino in stile “biografia Tinder”. Questi strumenti funzionano all’interno delle app Apple e anche su Word e altri editor compatibili.
- Assistenza visiva potenziata: gli utenti possono creare riassunti da testi stampati, menu o brochure utilizzando la fotocamera.
- Modifica avanzata delle immagini: si possono rimuovere oggetti dalle foto con un semplice tocco e creare nuove emoji personalizzate.
- Creazione su richiesta di ricordi fotografici e video, senza dover attendere l’iniziativa automatica dell’app Foto.
- Image Playground: una nuova app che consente la creazione di immagini AI in diversi stili, personalizzabili con pochi comandi.
- Supporto a ChatGPT: alcune risposte e contenuti vengono elaborati direttamente da OpenAI, con la possibilità di collegare il proprio account ChatGPT Pro o usare le funzionalità gratuite limitate.
Siri più “intelligente”? Non ancora
L’aggiornamento 18.4 non include l’evoluzione annunciata di Siri, in grado di comprendere il contesto personale dell’utente e rispondere a domande complesse. Apple ha confermato che queste funzionalità richiedono più tempo per essere sviluppate, con un possibile lancio non prima del 2025 o addirittura 2026.
Sul sito ufficiale, l’azienda ha rimosso ogni riferimento alla “personal intelligence”, tornando a parlare di intelligenza artificiale in termini più generici. Anche le campagne promozionali sono state riviste, accantonando i toni entusiastici usati alla WWDC 2024.
Quali dispositivi sono compatibili
Apple Intelligence è disponibile solo su dispositivi con specifici requisiti hardware, ovvero:
- iPhone 15 Pro, 16, 16 Pro e 16e
- iPad Air, Pro e mini con chip A17 Pro o superiore
- Mac con processore Apple Silicon M1 o superiore
Sono esclusi i modelli iPhone 15 e precedenti, così come gli iPad standard non aggiornati ai processori più recenti.
Apple cerca di colmare il divario con Google e Samsung
Le funzionalità AI presentate da Apple – come la scrittura intelligente, l’elaborazione delle immagini e la generazione visuale – sono in buona parte già disponibili da tempo sui dispositivi Android di fascia alta, come i Samsung Galaxy e i Google Pixel. Anche Microsoft e altri sviluppatori indipendenti offrono strumenti simili.
Tuttavia, Apple punta sulla integrazione nativa delle sue soluzioni e su un approccio che mette la privacy al primo posto. I dati degli utenti restano sul dispositivo, e solo quando necessario vengono elaborati in cloud, con protezione garantita.