Buone notizie per i calvi: scoperta finalmente la proteina che aiuterà la scienza a trovare la cura per fermare la caduta dei capelli e il loro grigiore.
Si potrebbe scrivere un libro sulla storia dei capelli. Simbolo anche di vigore e forza negli uomini, nonché di bellezza e femminilità nell’altro sesso, i capelli sono trattati, sovente maltrattati, in maniera diversa secondo i periodi storici e delle mode.
Ma non c’è dubbio che, mode a parte, averne di più e per più tempo, è stato sempre un obiettivo e anche un vanto. Lozioni e pozioni magiche, massaggi, creme, comportamenti alimentari, farmaci; insomma, un insieme di cose, di procedimenti e trattamenti ci hanno sempre provato, ma la panacea per questi piccolo grande male non è mai stata trovata.
Per non parlare poi dei capelli grigi o bianchi che siano. Per molti sono motivo di disagio nonostante il “brizzolato” abbia il suo indiscutibile fascino. Il motivo di questa attenzione umana nei confronti del capello? Ovviamente un atteggiamento psicologico di contrasto alla logica dell’invecchiamento. La gente, sia uomini sia donne, non ci sta a invecchiare: gli uomini di solito si tingono di nero, le donne diventano multicolori, ma la sostanza è sempre quella.
Con un vantaggio per le donne, le quali, se non soggette a specifiche malattie, tendono a perdere il capello molto meno degli uomini. Però il tempo passa non solo per i capelli, anche per la scienza, e se i capelli cadono, nel corso del tempo, al contrario, la scienza tende a progredire. Per esempio, ultimamente si è scoperto che la crescita dei capelli e la loro tendenza a ingrigire, dipende sostanzialmente da una particolare proteina.
La ricerca è stata condotta dal Texas University Southwestern Medical Center. Peraltro, la scoperta è stata casuale, perché l’obiettivo dello studio era altro: comprendere come una malattia genetica chiamata Neurofibromatosi, causi lo sviluppo di alcuni tipi di tumore. Ma si sa, molte scoperte in campo scientifico sono anche casuali. Prescindendo, sia chiaro, dall’assoluta professionalità e dall’impegno degli scopritori.
Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Gens & Development.
La ricerca si è incentrata su una particolare proteina chiamata KROX20, conosciuta finora perché correlata allo sviluppo dei nervi. Esperimenti sui topi hanno dimostrato che questi hanno perso il pelo quando le cellule produttrici di KROX20 sono state eliminate. Ora tocca agli uomini, per vedere se succederà la stessa cosa, capendo se i processi innescati siano reversibili o meno.