Un rapporto del Ministero della Salute lo dice a chiare lettere: “Sicuramente chi nasce oggi arriverà a 100 anni, e questo vale soprattutto per le donne”. Una notizia che fa salire il nostro paese in cima a quelli dove si vive più a lungo.
“A questo però – sottolineano gli studiosi- deve corrispondere una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica, per fronteggiare la necessità di curare sempre più malati cronici, sempre più anziani e spesso con più di una patologia. Serve un superiore coordinamento dei diversi medici che curano lo stesso paziente per evitare per esempio la duplicazione degli esami, che solo nella diagnostica per immagini spreca 1,5 miliardi di euro l’anno”.
Vivere a lungo però non corrisponde nel nostro paese con “vivere in salute”. “In termini di anni vissuti in salute – si legge tra le pagine del Rapporto – l’Italia perde le prime posizioni e va a collocarsi al tredicesimo posto per gli uomini con 63,4 anni e al sedicesimo posto per le donne con 62,7”.
