La deposizione e la fuga di Yanukovich non sono bastate a riportare la serenità nella crisi in Ucraina, anzi si aprono nuovi scenari decisamente preoccupanti. Nuovo oggetto del contendere è Sebastopoli, dove è ancorata la flotta russa del Mar Nero. La città della Crimea rappresenta uno sbocco fondamentale per la Russia, che ha deciso di scendere in campo inviando diversi mezzi blindati.
La città rischia di cadere nel caos dopo il vuoto di potere creatosi: diversi manifestanti sono scesi in piazza per chiedere la secessione di Sebastopoli dall’Ucraina e l’annessione alla Russia, proponendo anche un referendum.
Intanto la nuova Ucraina vuole la testa di Yanukovich: è stato chiesto l’intervento del Tribunale internazionale per processare l’ex presidente ucraino per crimini contro l’umanità.
Yanukovich è accusato di aver provocato la morte di oltre 100 persone ed il ferimento di altre 2000. Sono stati inoltre pubblicati online documenti che Yanukovich voleva distruggere, che accerta le spese folli dell’ex presidente per l’allestimento della sua mega-villa alle porte di Mosca.