Nonostante i politici, come regola la Costituzione, governino senza vincolo di mandato, i 5Stelle, fin dal loro insediamento, hanno cercato di rendere gli elettori partecipi e centrali nelle decisioni di governo, in primis attraverso la piattaforma Rousseau , in cui è possibile votare a favore o contro le nuove iniziative.
Si è votato anche ieri ed alla fine sono state approvate tutte e cinque le novità proposte. Le votazioni si sono chiuse alle 13 e sono state complessivamente 123.755 le preferenze espresse.
L’introduzione del mandato zero per i consiglieri comunali ha ottenuto il 68 per cento di sì, pari a 17mila voti favorevoli; la possibilità per un consigliere comunale di candidarsi durante il secondo mandato ha avuto il 60 per cento; l’ipotesi di alleanza con le liste civiche ha avuto il 78 per cento di voti favorevoli; la nuova organizzazione regionale del Movimento l’85,1 per cento; quella nazionale l’84,8 per cento.
A far discutere, negli ultimi giorni, soprattutto l’idea del mandato zero, che riguarda la regola dei due mandati, pietra angolare del Movimento.
La regola non si tocca, ha detto Luigi Di Maio, ma oltre al primo e al secondo mandato sarà ammesso il “mandato zero”. “Un mandato, il primo, che non si conta nella regola dei due mandati, cioè un mandato che non vale”: insomma, si azzera la propria partecipazione e si riparte dal via potendo continuare a fare politica.