Roma, zona Testaccio. “Gravissimo l’episodio che ha visto un dipendente Ama del gruppo 1G di via del Campo Boario aggredito e malmenato da un gruppo di nomadi per non aver consentito lo scarico di materiali ingombranti in area non consentita” è quanto ha dichiarato Fabrizio Sequi, portavoce degli abitanti della zona.
Sequi ha poi aggiunto: “Siamo di fronte a un atto di una gravità inaudita che si commenta da sé ed esprimiamo totale solidarietà a questo operatore e agli operatori dell’azienda capitolina, spesso ingiustamente maltrattati che nell’esercizio delle proprie funzioni per far rispettare le regole hanno subito come in questo caso una vile aggressione da parte di un gruppo di delinquenti. Chiediamo che gli autori di questo atto vengano puniti in modo esemplare al di là di qualsiasi facile strumentalizzazione razziale, poiché la situazione per quanto riguarda sinti e rom ha assunto toni per l’amministrazione di ingovernabilità”.
Martedì mattina dipendenti Ama hanno impedito ad alcuni rom di scaricare dei pneumatici in un’isola ecologica, dove quella tipologia di materiale non è accettata. Secondo le dichiarazioni dell’Ama “alle 10 due rom si sono presentati presso la struttura per scaricare alcuni materiali fra cui dei pneumatici. Cosa non possibile in quanto si tratta di rifiuti speciali che non si possono smaltire in quel centro. Quindi il capo zona e i due operatori presenti hanno accompagnato i nomadi fuori della struttura”.
Ma c’era un terzo rom nascosto fuori dal cancello “il quale, insieme con gli altri due, ha aggredito con un bastone gli operatori della municipalizzata. Quindi i tre sono fuggiti a bordo di un furgoncino di cui i dipendenti Ama sono riusciti a prendere il numero di targa. Soccorsi, i tre operatori Ama hanno riportato tutti alcune lesioni, fra cui una frattura nasale. Il capo zona è stato medicato all’ospedale San Camillo. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione Garbatella”.