Il primo caso di infezione da Epatite E legato all’infezione ratto-uomo
Il primo caso in assoluto di una persona infettata dal virus dell’epatite E da un ratto, è stata osservata in un uomo di 56 anni, come rivelato dai ricercatori dell’Università di Hong Kong (HKU).
Lo studio del caso è stato condotto dal professor Yuen Kwokyung e dal dott. Siddharth Sridhar, come riportato dal portale MedicalDaily.com del dipartimento di microbiologia dell’HKU. Sarà pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseases nel dicembre 2018.
E’ stato confermato che si tratta di un “importante significato per la salute pubblica“, poiché non ci sono stati casi documentati di diffusione dell’infezione dai ratti agli esseri umani fino ad ora. “Questo studio dimostra in modo conclusivo per la prima volta nel mondo, che il virus dell’epatite E del ratto (HEV) può infettare gli esseri umani fino a causare un’infezione clinica“, hanno affermato i ricercatori .
L’epatite, che è caratterizzata da infiammazione del fegato, può essere causata da un consumo eccessivo di alcol, malattie autoimmuni e alcuni farmaci, ma è opinione comune che i virus siano la causa più comune in tutto il mondo.
Esistono cinque tipi (vale a dire A, B, C, D ed E) dell’epatite virale, che possono essere diffusi con vari mezzi quali contaminazione alimentare, rapporti sessuali, condivisione di aghi, gravidanza e parto.
Il tipo E è per lo più causato dalla contaminazione e molto raramente dalla trasmissione da persona a persona. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono circa 20 milioni di infezioni da HEV in tutto il mondo ogni anno.
La persona infetta si trova ad affrontare una varietà di sintomi come febbre, nausea, scolorimento degli occhi, urine scure, feci chiare e un ingrossamento del fegato. Gli studi hanno dimostrato che i riceventi di trapianto di organi sono a più alto rischio di essere infetti poiché devono assumere farmaci che indeboliscono il loro sistema immunitario.
Non sorprende dunque che il paziente del caso rilevato, abbia subito un trapianto di fegato presso l’ospedale universitario della HKU, il Queen Mary Hospital, nel 2017. Ha successivamente ricevuto risultati anormali nei suoi test di funzionalità epatica, che hanno indicato che c’era qualcosa che non andava.
Successivamente dopo ulteriori test i medici hanno rilevato una tipologia di virus dell’epatite che si trova solo nei ratti, almeno fino a quel momento. È stato descritto come “altamente divergente” dal ceppo osservato tra gli esseri umani infetti.
Il paziente non aveva mai notato escrementi di roditori a Choi Wan Estate nella sua residenza ne ricordava di aver visto alcun ratto in casa sua. Tuttavia, secondo il team di ricerca, c’erano “prove di infestazione da ratto nei cassonetti dei rifiuti fuori dalla sua casa“.
“Postuliamo che sia possibile la contaminazione del cibo da escrementi di topo infetti nelle riserve di cibo“, hanno aggiunto i ricercatori, affermando che la via di trasmissione del virus non era chiaramente stabilita. L’università ha pianificato di tenere una conferenza stampa per elaborare e rivelare altri dettagli importanti sul caso.
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