Fabrizio Corona, comprovata la sua pericolosità sociale

Che in Italia la giustizia non sia uguale per tutti è cosa risaputa, che spesso i ricchi e i potenti trovano scorciatoie precluse ai comuni mortali è altrettanto noto. Eppure ci sono ancora casi che stupiscono nel senso opposto.

Che Fabrizio Corona non abbia condotto una vita all’insegna della rettitudine e dell’alta moralità è indubbio, ma che la Corte di Giustizia attesti “la sua pericolosità sociale” e lo condanni a scontare in carcere ben 15 anni.

Nessuno contesta che quelli imputati a Corona siano reati importanti e da sanzionare – estorsione, ricettazione, spendita di denaro falso- ma quello su cui si ci interroga è l’entità della pena. Se il fotografo dei vip deve scontare, giustamente, 15 anni di prigione, perchè assassini, stupratori, stalker no?

Perchè molti pedofili sono liberi in poche decine di mesi e possono ritornare nei posti dei loro misfatti? E’ giusto fare giustizia, ma non è giusto trovare un capro espiatorio per dimostrare al grande pubblico che la giustizia italiana sa fare ancora il suo corso.

 

Fabrizio Corona, comprovata la sua pericolosità sociale

By Angela Buonuomo

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.

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