Ad aggiudicarsi l’orso d’oro della sessantaseiesima edizione del Festival di Berlino è il regista italiano Gianfranco Rosi con il film documentario “Fuocoamare”.
Il lavoro del regista nato ad Asmara racconta della tragedia degli immigrati che tentano di arrivare a Lampedusa. La pellicola era l’unico film italiano in concorso al Festival di Berlino.
Nel ricevere il premio Gianfranco Rosi ha dichiarato: “Il mio pensiero va a tutti coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa nel loro viaggio di speranza, e alla gente di Lampedusa che da venti trenta anni apre il suo cuore a chi arriva. Non è accettabile che la gente muoia in mare, per attraversare le frontiere”. Rosi si è trasferito per oltre un anno a Lampedusa, immergendosi totalmente in quella realtà.
Tra gli altri premiati ci sono stati l’attore tunisino Majd Mastoura, per l’interpretazione nel film “Inhebbek Hedi” e come migliore attrice è stata premiata Trine Dyrholm, protagonista della “Comune di Thomas Vinterberg”. Il premio per la miglior sceneggiatura è andato al polacco Tomas Wasilweski per la pellicola “United States of love”.