Gli artisti e la società civile napoletana si mobilitano per evitare la chiusura dello storico teatro napoletano. Un grido di dolore nel silenzio delle istituzioni regionali che rischia di restare inascoltato e di vedere trasformato, uno dei teatri simbolo di Napoli, in un moderno supermercato. Il teatro, inaugurato nel 1911, è stato da sempre simbolo del cuore pulsante di Napoli. Nino d’Angelo, per alcuni anni direttore artistico, lo fece diventare teatro del popolo. In quegli anni il Trianon visse una delle stagioni, più belle e più feconde della sua storia. Poi tutta una serie di politiche sbagliate fino alla messa all’asta del teatro e alla notizia di alcune ore fa di un cambio di destinazione d’uso per il teatro di Forcella. Un’ipotesi da scongiurare per il teatro di piazza Calenda, che ha ospitato Eduardo De Filippo, Raffaele Viviani Totò e Isa Danieli che lì ha messo in scena lo splendido “Ferdinando ” di Annibale Ruccello. Intanto la Soprintendenza da l’ok al vincolo al teatro come bene monumentale.

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