Fino a pochi anni fa non era neppure considerata una malattia, ora per fortuna si è capita tutta la gravità del disturbo depressivo: la depressione colpisce ad ogni età, senza nessuna causa univoca e purtroppo agendo su ogni persona in modo diverso, con una difficoltà di diagnosi che spesso non riesce a fermare gesti sconsiderati da parte di chi ne è vittima.
Gli esperti sono divisi su quali siano le cure più adatte, sia di tipo farmacologico sia di sostegno psicologico.
Un nuovo studio arriva dai ricercatori della Medical University of South Carolina e del Rhode Island Hospital: basterebbe restare svegli una notte intera per contribuire a combattere lo stato depressivo in soggetti affetti da una forma moderata o grave.
A molti può sembrare assurdo, ma i dati della ricerca indicano che una percentuale che va dal 40 al 60%, dei soggetti privati del sonno per 24 ore, ha riscontrato immediati miglioramenti delle condizioni dei partecipanti alla ricerca: la privazione del sonno lavora stimolando neurotrasmettitori cerebrali come la serotonina, la stessa su cui agiscono gli antidepressivi.
Per ora purtroppo i benefici sono stati di breve durata sui pazienti, ma gli studi pilota continuando abbinando altre terapie ed estendendo la ricerca a più pazienti affetti da diverse tipologie differenti di depressione.