Alla ricerca della felicità: una ricerca continua, incessante, che dura tutta la vita. E se la risposta fosse in una formula matematica?
E’ quanto affermato dai ricercatori dell’University College di Londra: in uno studio, poi pubblicato su Pnas, sono arrivati alla conclusione che alla felicità non si arriva in base al benessere accumulato negli anni, ma sulla proporzione in cui le aspettative sono soddisfatte.
In altre parole, è stato messo a punto un modello matematico che mettesse in relazione la felicità alle aspettative dei partecipanti alla ricerca e alla soddisfazione delle stesse aspettative: la felicità provata in un singolo momento dipende da se tutto sta andando meglio di quanto si era previsto.
Aspettative più basse fanno sì che sia più facile ottenere un risultato che superi queste aspettative e un impatto positivo sulla felicità: si può addirittura predire la felicità in base all’effetto combinato di molti accadimenti del passato.
Ora si valutano gli effetti concreti di questa scoperta, che potrebbe essere d’aiuto nella cura dei disturbi dell’umore.