Il capo negoziatore dell’Iran, Abbas Araqchi, ha escluso che Teheran possa trasferire le sue scorte di uranio arricchito all’estero. Da Losanna, dove si stanno svolgendo i negoziati con il 5+1, il portavoce ha commentato le voci secondo cui le scorte iraniane potrebbero essere custodite in Russia “questo è fuori questione”.
“L’esportazione di scorte di uranio arricchito non è nel nostro programma e non intendiamo inviarle all’estero”, ha annunciato Araghchi ai media iraniani, ma si è detto fiducioso in merito alla “fattibilità” di un accordo “si sono trovate soluzioni su molti punti e stiamo ancora lavorando su uno o due temi, i colloqui sono nella loro fase finale e sono molto difficili”.
Intanto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha sottolineato la preoccupazione per quello che si prospetta come un “pericoloso accordo” che confermerebbe “tutte le preoccupazioni israeliane” e che “sarà anche peggiore di quanto Israele ha finora temuto”.
Il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, ha dichiarato che un accordo puo’ essere raggiunto, soltanto se la bomba atomica resterà “fuori dalla portata dell’Iran. Siamo qui perchè crediamo che si possa raggiungere un accordo, ma riteniamo che debba essere un accordo che mette l’atomica fuori dalla portata dell’Iran. Su questo non ci possono essere compromessi”.