Siamo cosi ossessionati dalla ricerca del nuovo, dell’innovativo, del tecnologico che in un baleno diventa obsoleto, da non renderci conto che tutto oggigiorno provoca inquinamento atmosferico.
Già molti anni fa l’OMS aveva dichiarato che l‘inquinamento è la prima causa di morte dell’uomo, soprattutto nello sviluppo dei tumori. e la situazione col passare degli anni non può che peggiorare, come dimostra l’urgenza dei temi da trattare ad Ottobre, a Copenaghen, quando Onu e Oms si riuniranno per discutere appunto del proliferare di alcune malattie dovute ad inquinamento atmosferico.
Nel solo 2012, l’inquinamento atmosferico ha provocato la morte di 7 milioni di persone, ovvero una su otto di tutte le persone morte in quell’anno del mondo: basti pensare alle nostre città nelle ore di punta, quando lo smog sembra una fitta nebbia.
E il problema è più assillante nei paesi in via di sviluppo, che sono maggiormente soggetti al’inquinamento anche perchè le misure di limitazione e controllo delle emissioni sono pressochè nulle.
Bisogna correre ai ripari e subito.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.