Locri, scritte contro Don Ciotti e gli sbirri: le Mafie si fanno sentire
Scritte contro Don Ciotti e gli sbirri a Locri: le Mafie si fanno sentire.
Sentire e anche leggere. Ma sono mafie, con relativi sostenitori, piuttosto cretine. Non rendersi conto che nel 2017 il mondo è pieno zeppo di telecamere pressoché in ogni dove, e che una quantità impressionante di cellulari sono sotto controllo, è semplicemente demenziale.
La maggior parte dei reati vieni ormai scoperta così. E così quei cretini che hanno pensato di attaccare lo Stato, il Presidente Mattarella e Don Ciotti, saranno individuati e acciuffati, come avviene nella maggior parte dei casi in questi frangenti: con le telecamere.
Una serie di insulti e offese in stile mafioso. Un giorno dopo la presenza di Mattarella a Locri, questa è la reazione: “Più lavoro, meno sbirri, don Ciotti sbirro”.
Vale a dire che quando il lavoro non lo dà lo Stato, lo dà la mafia. E in questo senso il messaggio è inquietante.
E poi ancora: “Don Ciotti sbirro, siete tutti sbirri. Don Ciotti sbirro e più sbirro il Sindaco”. Così ce li abbiamo messi dentro tutti.
Il Procuratore della Dda di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, ha già aperto un’inchiesta sull’accaduto.