Con una cerimonia laica alla Casa del Cinema di Roma si da l’ultimo saluto al regista morto sabato scorso all’età di 92 anni.
Una vita di successi quella di Francesco Rosi regista di grandi capolavori. Due volte Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, Francesco Rosi ha saputo parlare ad un paese di grandi temi.
Da “Le mani sulla città” a “Salvatore Giuliano”, dal “Il caso Mattei” a “Uomini contro”, da “Lucky Luciano”, ai “Cadaveri eccellenti” a “Dimenticare Palermo”. Padre del cinema d’inchiesta il maestro nato a Napoli nel 1922 lascia tante pellicole ancora oggi, a distanza di anni, belle da guardare.
Una carriere prolifica di film che ha fatto definire Francesco Rosi come uomo simbolo e innovatore del cinema italiano di impegno civile. A ricordarlo gli amici di sempre.
“Con Franco Rosi – ha detto, l’amico di sempre, il Presidente Giorgio Napolitano- il nostro Paese perde una delle sue voci ed energie migliori”.