E’ morto dopo due giorni di ricovero all’Ospedale San Giovanni Bosco e dopo una notte al freddo, Ernesto Biancolino, 35 anni, sposato e papà di un bambino di 7 anni. L’uomo si era sentito male lo scorso lunedì, avvertendo dolori diffusi e astenia, motivo per il quale decise di rivolgersi al medico curante che lo ha tranquillizzato e gli ha prescritto una cura antibiotica. Tornando a casa però Ernesto Biancolino stava sempre più male e ai sintomi sopra descritti si era aggiunto un altro sintomo che ha preoccupato la famiglia ovvero un po di affanno. A questo punto il giovane decide di recarsi all’ospedale San Giovanni Bosco dove gli è stata diagnosticata una lieve bronchite ed è stato mandato a casa.
Ma il malore non passava anzi l’affanno aumentava sempre di più così nella serata di lunedì il giovane torna in ospedale e come scritto dalla denuncia esposta dalla famiglia del giovane e precisamente secondo quanto dichiarato dal padre Vincenzo “Il medico di turno controllò la cartella della mattina e ci disse che non c’era posto. e che se voleva, poteva restare su una barella oppure accettare il trasferimento in altro ospedale. Mio figlio decise di rimanere lì”.
Il ragazzo ha però trascorso una nottata al freddo in quanto la barella era posta vicino una finestra rotta dalla quale entrava aria fredda e pioggia, ma non solo, infatti sempre secondo quanto dichiarato dal padre della vittima, oltre alla finestra rotta, nel luogo di ricovero del figlio vi era anche un apparecchio dell’aria condizionata malfunzionante che invece di diffondere aria calda, emetteva aria gelida. Proprio per tale motivo Vincenzo Biancolino ha deciso di chiamare i carabinieri e proprio grazie all’intervento di quest’ultimi il giovane è stato trasferito in una zona migliore. Purtroppo però l’indomani mattina le sue condizioni erano peggiorate al punto tale che Ernesto perse la vita. Per questo caso di malasanità è stata aperta una indagine, la cartella clinica è stata sequestrata, la famiglia di Ernesto chiede giustizia.