Già per i parenti è stato uno strazio assistere al calvario ed alla morte della propria congiunta, che nei giorni scorsi è deceduta a Scafati, in provincia di Salerno, ma quello che sta vedendo fuori in queste ore è veramente troppo e non si può assolutamente lasciar correre.
La salma di una 61enne è stata infatti ritrovata ricoperta di formiche nella sala mortuaria dell’ospedale: a denunciare l’episodio sono stati gli stessi familiari della donna di Angri, che hanno poi presentato una denuncia ai carabinieri.
La procura di Nocera Inferiore ha quindi aperto un’inchiesta sul caso: la pm Federica Lo Conte ha disposto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche, oltre all’autopsia che servirà a fare luce sulle cause della morte.
Secondo la ricostruzione fornita “il decesso è avvenuto alle ore 9:20, il trasporto della salma in obitorio tra le ore 9:30 e 9:45 dopodiché sono stati rinvenuti insetti che inequivocabilmente fuoriuscivano da un interstizio tra due battiscopa”.
Per i parenti invece ci potrebbero essere stati dei problemi già precedenti, che l’autopsia dovrà appurare e chiarire.
“Ennesimo scandalo-malasanità nel Mezzogiorno e in particolare in Campania, ennesima vergogna nazionale” – scrive dal canto suo il Codacons. “La vicenda della salma di una donna ritrovata piena di formiche nella sala mortuaria dell’ospedale di Scafati (Salerno) rappresenta il punto più basso in una spirale senza fine: tra furbetti del cartellino, pazienti accatastati come sardine nei corridoi, formiche e inefficienze quotidiane di ogni tipo sembra che a nulla sia servito quanto già tristemente accaduto in passato (in primis a Napoli), per invertire la rotta”.