La sua vita è stata costellata da enormi successi e riconoscimenti, ma anche da numerose accuse, alcune anche molto gravi, che continuano a perseguitarlo anche a diversi anni dalla morte.
Ossessionato dal diventare bianco a tutti i costi, Michael Jackson è sempre stato un personaggio controverso, ma un documentario appena prodotto da HBO lo dipinge nel modo peggiore possibile.
Leaving Neverland, questo il nome del documentario, è suddiviso in due parti e vede come protagonisti Wade Robson e Jimmy Safechuck, due uomini che accusano di ripetute e prolungate violenze sessuali la famosa popstar morta nel 2009.
Nel documentario la postar è dipinta come un abile manipolatore, in grado d’indurre le famiglie delle due presunte vittime, che quando frequentavano il Neverland Ranch avevano 7 e 11 anni, a lasciarli da soli.
I due raccontano di aver visto video porno ed essere stati costretti a masturbazione e sesso orale durante le giornate passate nella dimora di Jackson, eppure nel corso del processo che fu intentato contro il cantante ancora in vita negarono ogni accusa di pedofilia.
Intanto, secondo quanto riferito da Deadline, la fondazione intitolata a Michael Jackson si sta muovendo per portare davanti a un tribunale l’emittente televisiva HBO, che i prossimi 3 e 4 marzo manderà appunto in onda il documentario.
Sempre secondo quanto riporta Deadline, il risarcimento richiesto per quelle che vengono ritenute della falsità ammonterebbe a 100 milioni di dollari.

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