Negli ultimi anni, l’olio di canola è diventato un protagonista controverso nel mondo dell’alimentazione. Etichettato da alcuni come uno degli “otto oli di semi più pericolosi”, è stato descritto da figure pubbliche come Robert F. Kennedy Jr. e Joe Rogan come un alimento “potenzialmente letale”. Ma qual è la verità dietro questi allarmismi? È davvero un prodotto tossico, o si tratta dell’ennesima leggenda alimentare senza fondamento scientifico?

Da colza a canola: un cambio di nome, una nuova reputazione
Originariamente conosciuto come olio di colza, l’olio di canola deve il suo nome a un’operazione di rebranding avvenuta in Canada negli anni ’70. Il termine “canola” deriva da Canadian Oil, Low Acid, per indicare una varietà selezionata con bassi livelli di acido erucico, un composto naturale precedentemente ritenuto nocivo in grandi quantità.
Questa nuova varietà è stata sviluppata per uso alimentare, e oggi rappresenta uno degli oli vegetali più consumati al mondo, specialmente in Nord America e nel Regno Unito, dove è apprezzata anche nella versione spremuta a freddo.
La scienza risponde: l’olio di canola fa davvero male?
Secondo i più recenti studi, l’olio di canola non è pericoloso per la salute, anzi: è considerato una scelta salutare all’interno di una dieta equilibrata.
“L’olio di canola è povero di grassi saturi e contiene un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi, simili a quelli dell’olio d’oliva,” afferma la prof.ssa Carla Taylor, esperta di scienze nutrizionali presso l’Università del Manitoba.
Fonte: University of Manitoba
Anche il dott. Dariush Mozaffarian, cardiologo e direttore del Food is Medicine Institute della Tufts University, conferma che:
“Le prove scientifiche mostrano che l’olio di canola, specialmente se non raffinato, può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL e a migliorare la salute cardiovascolare.”
Fonte: Tufts University – Friedman School of Nutrition
Inoltre, il nutrizionista Matti Marklund della Johns Hopkins University sottolinea che:
“Non ci sono evidenze credibili che l’olio di canola causi infiammazioni croniche o malattie gravi nelle quantità comunemente consumate.”
Fonte: Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health
Smentite le bufale più diffuse
- È olio motore? No. Sebbene l’olio di colza sia usato anche in ambiti industriali, l’olio di canola destinato al consumo umano è trattato e raffinato per uso alimentare, con standard rigorosi di sicurezza.
- Contiene solventi tossici? No. Anche se alcune fasi della raffinazione industriale possono impiegare solventi, questi sono completamente eliminati nel prodotto finale destinato alla vendita.
- Causa infiammazione? Le evidenze scientifiche attuali indicano l’opposto: può contribuire a ridurla, grazie ai suoi grassi buoni e all’alto contenuto di omega-3.
Ma allora perché tanta confusione?
La disinformazione online e l’influenza di personalità mediatiche con pochi riferimenti scientifici hanno alimentato dubbi infondati. Podcast e post virali hanno diffuso allarmi senza basi, alimentando sfiducia verso un prodotto largamente studiato e considerato sicuro dalle principali istituzioni sanitarie internazionali, tra cui l’FDA e l’EFSA.
Fonte: FDA – Food and Drug Administration
Fonte: EFSA – European Food Safety Authority

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