Il Covid Lungo, o Long Covid, è una condizione che continua a essere un’enigma per la comunità scientifica, nonostante i numerosi studi e ricerche condotti in tutto il mondo. La vera causa di questa patologia, caratterizzata da una vasta gamma di sintomi persistenti o nuovi che si manifestano dopo la fase acuta dell’infezione da SARS-CoV-2, rimane complessa e multifattoriale.

Un aspetto fondamentale che emerge dalla letteratura scientifica è che il Covid Lungo non è causato da un singolo fattore, ma da una combinazione di diversi meccanismi biologici. Alcuni dei principali fattori coinvolti includono disfunzioni immunitarie, presenza persistente del virus in alcune parti del corpo, reazioni autoimmuni, reattivazione di virus latenti, e fenomeni di ipercoagulazione e infiammazione.
La ricerca ha evidenziato alterazioni significative nel sistema immunitario dei pazienti con Covid Lungo, comprese variazioni nella funzione e nella quantità di diverse popolazioni di cellule immunitarie, come le cellule T esauste, le cellule B attivate e l’aumento di citochine pro-infiammatorie. Questi cambiamenti suggeriscono una regolazione anomala della risposta immunitaria che potrebbe spiegare la persistenza dei sintomi.
Uno studio condotto dalla Penn Medicine ha scoperto che una riduzione dei livelli di serotonina potrebbe essere una delle cause dei sintomi del Covid Lungo. Questa riduzione è stata collegata alla presenza persistente del virus SARS-CoV-2 nel tratto gastrointestinale, che induce un’infiammazione cronica riducendo l’assorbimento del triptofano, un precursore della serotonina. La serotonina è fondamentale per molte funzioni corporee, inclusa la regolazione della memoria, del sonno e della digestione. La riduzione della serotonina può perturbare la comunicazione tra il corpo e il cervello, contribuendo ai sintomi del Covid Lungo.
Un’altra ricerca coordinata dall’NIH ha fornito ulteriori approfondimenti sui sintomi del Covid Lungo, identificando i più comuni e definendo potenziali sottogruppi di pazienti in base alle combinazioni di sintomi. Lo studio ha rilevato che alcuni sintomi tendono a verificarsi insieme, suggerendo l’esistenza di diversi “cluster” di Covid Lungo che potrebbero avere impatti variabili sulla salute.
È importante notare che il Covid Lungo sembra essere meno comune nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti, ma gli effetti a lungo termine dopo l’infezione da COVID-19 possono comunque verificarsi in questa fascia d’età.
La comprensione del Covid Lungo è ulteriormente complicata dalla varietà di sintomi riportati, che includono, ma non sono limitati a, mal di testa, affaticamento, difficoltà di concentrazione, problemi digestivi, palpitazioni cardiache e perdita dell’olfatto o del gusto. Questa varietà riflette la natura sistemica dell’impatto del virus e sottolinea la necessità di approcci terapeutici personalizzati.
In conclusione, la vera causa del Covid Lungo è ancora oggetto di studio, ma i progressi nella ricerca stanno iniziando a delineare un quadro più chiaro di questa condizione complessa. Mentre i ricercatori continuano a esplorare le diverse cause e meccanismi alla base del Covid Lungo, è fondamentale un approccio multidisciplinare per sviluppare strategie efficaci di trattamento e supporto per i pazienti affetti.