Ed alla fine la regione si è dimostrata un’inespugnabile roccaforte rossa: nelle scorse ore abbiamo visto come Matteo Salvini puntasse ad una vittoria storica, riportando la regione a destra dopo un dominio continuato della sinistra fin dal 1970, ma la sua missione è fallita.
Sin dalle prime proiezioni il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini si è attestato davanti a Lucia Borgonzoni nella corsa per la presidenza dell’Emilia-Romagna ed è riuscito in tarda notte a vincere con ampio margine.
A decretare la sua vittoria è stata principalmente l’alta affluenza. Hanno votato infatti molte più persone rispetto al 2014: quasi il 68 per cento degli aventi diritto contro il 38 per cento.

Il Partito Democratico è tornato a essere il primo partito dell’Emilia-Romagna, ottenendo il 34,6 per cento dei voti, dopo che alle elezioni europee dell’anno scorso era stato battuto dalla Lega e alle politiche del 2018 dal Movimento 5 Stelle.
L’intera coalizione di centrosinistra è arrivata al 48,1 per cento, mentre il centrodestra ha ottenuto il 45,4.
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