Da sempre i genitori farebbero di tutto, letteralmente, per proteggere i propri figli e tenerli più a lungo possibile lontani dalle brutture del mondo.
Ed il peggior incubo di ogni genitore è trovarsi dinanzi il proprio figlio mentre subisce violenza o peggio ancora scoprire che l’orco è un familiare: ci vuole poca fantasia ad immaginare la reazione di ognuno di noi.
Reazione che ha avuto anche un padre di Rozzano che proprio in queste ore è stato condannato a 20 anni di carcere.

La sua storia è assolutamente terribile: il 35enne E.S. ha sparato e ucciso il suocero accusato di avere abusato della nipotina, figlia dell’uomo, a febbraio a Rozzano, nel milanese.
Il forte turbamento emotivo provato dall’uomo, dopo aver saputo degli abusi sessuali subiti dalla piccola da parte del nonno, ha determinato la concessione delle “attenuanti generiche” nel processo abbreviato.
Il giudice Aurelio Barazzetta non ha concesso, come invece chiedeva il difensore, l’avvocato Lucio Abbondanza, l’attenuante dell’aver agito “per motivi di particolare valore morale e sociale”.
Il suo complice, accusato di averlo accompagnato in motorino sul luogo del delitto, è stato condannato a 18 anni di carcere.