È recente la possibilità di decidere di intascare la quota mensile del Tfr nella propria busta paga mensile.
Dal tre aprile è in vigore questa nuova normativa e potranno chiedere di vedere i propri “risparmi futuri” in busta paga tutti i dipendenti.
Lo stabilisce il Decreto del Presidente del Consiglio, n. 29 del 20 febbraio 2015, che spiega che il mese precedente a quello nel quale si vuole ottenere il tfr in busta paga, si potrà comunicare la propria scelta.Questa la novità maggiore nella Legge di Stabilità 2015.
Alla liquidazione come quota mensile potranno accedere i lavoratori dipendenti del settore privato, che hanno un contratto da almeno sei mesi. Potrebbero essere inclusi nella richiesta di TFR in busta paga anche i soggetti iscritti a forme pensionistiche complementari.
Esiste un’istanza online da compilare e da consegnare al datore di lavoro. Se si sceglie di volere il TFR in busta paga, questa sarà valida fino al 30 giugno 2018. Dal mese successivo alla richiesta sarà liquidata mensilmente la Qu.I.R. La Qu.I.R. è assoggettata a tassazione ordinaria, non è imponibile ai fini previdenziali.