Purtroppo per il settore bancario nel suo complesso non è certo un ottimo momento e tutti gli istituti, anche quelli più forti e meglio posizionati a livello internazionale, stanno accusando il colpo.
Proprio nelle stesse ore in cui la Consob ha dato l’ok all’aumento di capitale che nei prossimi mesi interesserà Banca Carige, Unicredit ha invece svelato il suo nuovo piano industriale, che prevede tagli drastici, ia per quanto riguarda gli sportelli che i dipendenti.
Il Ceo Jean Pierre Mustier ha annunciato, infatti, tagli per 8 mila lavoratori, tra Germania, Austria e Italia, oltre alla chiusura di 500 filiali.
Gli 8.000 tagli del personale si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria, dove il personale verrà ridotto complessivamente del 12% e verrà chiuso il 17% delle filiali.
E sembra proprio che il nostro Paese sia destinato a pagare lo scotto maggiore, sostenendo la parte più consistente degli esuberi: degli 1,4 miliardi di euro di costi di integrazione stimati per la loro gestione, infatti, 1,1 miliardi riguarderanno l’Italia (pari al 78% del totale) e solo 0,3 miliardi l’Austria e la Germania. Secondo fonti sindacali, questo significa che i tagli da gestire in Italia saranno 5.500/6000 mentre le filiali chiuse 450.
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