La vicenda intorno al metodo Stamina non sembra avere mai fine, figuriamoci un lieto fine.
Il tribunale di Pesaro aveva incaricato il dottor Marino Andolina, numero due di Stamina, di proseguire con le iniezioni al piccolo di tre anni Federico Mezzina, nonostante il medico sia stato indagato dalla procura di Torino.
Ed ora è la Corte di Cassazione ad indagare il tribunale di Pesaro, dopo le dichiarazioni del ministro Beatrice Lorenzin che colpevolizzava lo stesso tribunale per aver dato l’autorizzazione a procedere a un medico indagato.
La mamma del bimbo risponde indignata rivendicando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva per il dottore, e rivendica il diritto del proprio piccolo ad essere curato con un metodo, che nonostante abbia presentato delle controindicazioni e non sia ancora testato scientificamente, ha praticato almeno 400 infusioni senza presentare nessun effetto collaterale.

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400 infusioni senza presentare neanche risultati…