Tra chi le amava alla follia e chi le odiava altrettanto fortemente, tutte le ragazze delle ultime generazioni sono cresciute con le Barbie.
L’eterna ragazza bionda e bellissima ha saputo mutare e restare costantemente al passo con i tempi, prima sposando e poi divorziando da Ken, impersonando i ruoli e i mestieri più svariati, per cercare di incarnare i sogni proprio di tutte.
Ed ora, per le celebrazioni dei 60 anni della bambola più famosa del mondo, arriva la Barbie ispirata a Bebe Vio, non solo un’atleta fortissima, ma un esempio positivo da cui imparare e a cui ispirarsi.
La bambola le assomiglia in tutto e per tutto, con tanto di protesi staccabili, capelli biondi spettinati, sedia a rotelle, maschera da scherma e fioretto.
La bambola, come ha spiegato Ruth Handler, creatrice di Barbie e coo-fondatrice di Mattel, è del resto nata con l’intento di “ispirare il potenziale infinito che c’è in ogni bambina”, di “spingerle a immaginare di essere tutto ciò che desiderano”, e quale miglior esempio di quello di Bebe Vio.
E a Fanpage.it, Bebe ha spiegato: “È troppo strano, è bellissimo, mi piace un sacco l’idea che puoi staccare tutti i pezzettini, le braccia, le gambe, mettere le protesi da scherma, sono una bimba molto felice. Adesso potrò giocare e se mi arrabbio mi autoinfliggo sulla Barbie. Io sono una delle Shero, questi piccoli eroi al femminile per riuscire a far capire alle bambine che non bisogna mai smettere di sognare”.