E’ stato stimato che il valore tra beni confiscati e quelli sequestrati alla criminalità organizzata si aggira intorni ai sette miliardi di euro, un vero e proprio “tesoretto” nelle casse dello Stato.
I beni sequestrati sono quasi 11.000 per un valore complessivo che supera i cinque miliardi di euro, mentre quelli confiscati sono 3.513 con un valore di circa due miliardi.
Una ricchezza straordinaria per lo Stato, che se ben gestita è una grande risorsa sul piano economico oltre a ad esserlo sul piano simbolico. Spesso negli anni i beni confiscati alla criminalità organizzata, in particolare le aziende hanno smesso di produrre e di creare occupazione a causa di una cattiva gestione da parte dei soggetti preposti alla loro conduzione dopo la confisca o il sequestro.
L’obiettivo è quello di:” poter generare un positivo valore aggiunto rispettando le leggi e i contratti di lavoro, indicando modelli di comportamento virtuosi capaci di dare risposte di speranza, soprattutto alle giovani generazioni”, parole pronunciate da Maurizio Carrara all’ incontro milanese organizzato da Unicredit Foundation.