In concomitanza con le festività di fine anno, tutti noi abbiamo bevuto mediamente più di quanto facciamo di solito, tra aperitivi, brindisi e qualche bicchiere per accompagnare i piatti succulenti dei cenoni.
Ma non bisognerebbe mai dimenticare quanto l’alcol faccia male, soprattutto ai più giovani, il cui corpo è in via di sviluppo, ed i cui organi interni non sono ancora adatti a reggere e sintetizzare quantità elevate di alcolici.
Eppure mai come in questo Capodanno sono stati tantissimi i minorenni finiti in ospedale, alcuni addirittura in coma etilico.
A Bologna, una ragazza di 18 anni finita in coma etilico e trasportata all’ospedale Sant’Orsola. La giovane, che si è sentita male durante una festa in discoteca a Ozzano Emilia, è stata soccorsa alle 4.40, poi si è ripresa e nel frattempo è stata dimessa.

A Rovigo invece una ragazzina di 12 anni e un ragazzo di 20 sono finiti in coma etilico. I sanitari del Suem 118 sono intervenuti in soccorso della giovanissima e del ventenne, monitorando entrambi per evitare che andassero in arresto cardiaco o morissero soffocati dal proprio vomito.
Ed anche a Pavia una ragazzina di soli 14 anni è stata soccorsa dall’Areu in corso Strada Nuova. Si era accasciata priva di sensi, caduta in coma etilico. Portata con l’ambulanza al Policlinico San Matteo, nel corso della nottata s’è poi ripresa.
In generale, da nord a sud dello stivale, sono stati decine gli interventi di soccorso per abuso di alcol tra minorenni, in un fenomeno gravissimo ma fin troppo sottovalutato.