Presso l’Istituto europeo di oncologia di Umberto Veronesi, si sta lavorando per mettere a punto un dispositivo che dovrebbe preservare la capigliatura delle donne che si sottopongono ai cicli di chemioterapie.
Le prime sperimentazioni hanno dato dei buoni risultati e in alcuni soggetti la capigliatura è rimasta completamente intatta. Il dispositivo consiste in un casco che protegge i capelli, utilizzando le basse temperature che vanno a congelare i bulbi piliferi, proteggendoli dai danni dei farmaci.
Il casco per salvare i capelli si indossa, venti minuti prima della chemioterapia si tiene durante il trattamento e si indossa anche nei venti minuti successivi. Al momento l’uso di questo casco, in silicone, ha fatto registrare un tasso di successo dell’85%.
Come ha spiegato il dr Paolo Veronesi, direttore della senologia chirurgica: “Il freddo diminuisce la perfusione del sangue e il metabolismo frenando localmente l’attività distruttiva dei chemioterapici”.
Al momento questo dispositivo è utilizzato soltanto nei soggetti che si sottopongono a chemioterapie per tumori al seno.