Questioni personali? Questioni legate al suo lavoro?
È ancora tutto da chiarire, ma di certo il ruolo di giudice è uno dei più delicati e qualche suo atto o sentenza emessa potrebbe aver causato la tremenda aggressione subita nelle scorse ore.
Il giudice Giuseppe Greco, in servizio all’ufficio Gip-Gup del Tribunale di Cosenza, è stato aggredito nella serata di lunedì nel seminterrato del garage della propria abitazione.
Ad aggredirlo sono state due persone armate di bastoni e col volto travisato.
Le sue condizioni non destano preoccupazione. Il giudice Greco, infatti, non ha riportato ferite gravi, ma resta l’inquietudine per la facilità con cui i malviventi hanno portato a termine il pestaggio.

A denunciare il grave episodio è l’ANM (Associazione Nazionale Magistrati) di Cosenza, che dopo aver appreso dell’agguato subito dal collega, ha inteso
“esprimere tutto il proprio sconcerto e sdegno per il grave episodio verificatosi, rappresentativo evidentemente di una subcultura della violenza che merita di essere censurata pubblicamente e perseguita penalmente. Al collega va la piena solidarietà di tutta la sottosezione che coglie l’occasione per sottolineare che episodi così efferati dimostrano come in questo
particolare momento storico i magistrati siano esposti a continui attacchi che tendono a delegittimarne l’operato e che in taluni casi, seppure sporadici, sconfinano addirittura in aggressioni fisiche violente.
Pur tuttavia simili gesti non intimoriscono, né condizionano l’esercizio delle funzioni giurisdizionali che resta immune da certe azioni inutilmente dimostrative, inidonee ad esercitare qualsiasi forma di pressione sul singolo magistrato o sulla intera categoria”.