Novità nel campo universitario, e soprattutto per quanto riguarda la Facoltà di Medicina. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, lo aveva già anticipato negli scorsi mesi alla vigilia delle elezioni e lo ha anche ribadito ai rettori.La vera grande novità è quella che non vi saranno più test di accesso per frequentare la facoltà di Medicina. Dunque non vi sarà più la selezione di sbarramento per poter diventare medici, novità che verrà applicata a partire dal 2015.
Ma non vi immaginate di passarla liscia, perchè è vero che non vi sarà alcun sbarramento iniziale, ma questo è previsto alla fine. Questo modello è stato già applicato in Francia e sembra essere stato molto apprezzato. Il rettore di Padova, Giuseppe Zaccaria ha dichiarato: Ministro e tecnici del ministero lavorano all’ipotesi di un primo anno comune che raggruppi medicina, farmacia e biotecnologie consentendo così di assorbire un numero di iscritti ben superiore a quello attuale del corso di laurea in medicina. «Le mie riserve principali rispetto a questo modello sono due.
Per quanto riguarda l’ipotesi di un tronco comune alle diverse lauree mediche, io non sono affatto convinto che la fisica che serve ai medici sia la stessa che serve agli infermieri. Quanto poi al sistema di selezione dei ragazzi, temo che affidarsi a degli esami universitari anziché a dei test “ciechi” esponga i docenti a una serie di pressioni indebite».