Pochi giorni fa se ne era parlato ed il problema era stato sminuito: sembra che il rischio Ebola fosse irrisorio e comunque circoscritto a pochi casi isolati.
Invece ad oggi sembra che in Guinea e in Sierra Leone siano più già più di trecento le morti accertate per il virus. A fornire i dati è Medici senza Frontiere, che sta collaborando con le autorità dei paesi coinvolti, per cercare di limitare il bacino di infezione e scongiurare contagi fuori dai confini.
Medici senza Frontiere sta allestendo un centro a Koindu, l’epicentro dell’epidemia in Sierra Leone, dove arriveranno nuovi specialisti e nuovi farmaci per salvare le vite: nonostante l’ignoranza in merito, l’ebola è una malattia curata e già una trentina di persone sono state trattate e sono sopravvissute al virus.
Il principale problema da risolvere è il trasporto dei malati e dei morti: spesso sono le famiglie a trasportare i propri contagiati, e questo non fa altro che far diffondere e moltiplicare il virus, che invece deve essere circoscritto al più presto.