Onestamente non ce ne dovrebbe essere bisogno: alle porte del 2020 non ci dovrebbe essere bisogno di una commissione chiamata a contrastare fenomeni quali razzismo ed antisemitismo, che non dovrebbero più esistere dopo le barbarie di cui siamo stati testimoni nei decenni scorsi.
Eppure, nel nostro paese, siamo ben lontani dall’eradicarli e così, nelle scorse ore, il Senato ha espresso il proprio voto sulla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza sulla base di una mozione proposta lo scorso cinque giugno da Liliana Segre.
Con 151 voti favorevoli, nessun contrario e 98 astensioni, l’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato la mozione presentata dalla senatrice a vita, deportata e sopravvissuta ad Auschwitz, che quotidianamente riceve insulti antisemiti e minacce sui social.
Dopo il voto, tutti i senatori di maggioranza si sono alzati in piedi e rivolti verso la senatrice a vita, che li ha ringraziati, mentre il centrodestra resta seduto e non applaude.
La Commissione ha il compito di combattere l’hate speech, specialmente online, tenendo conto che “negli ultimi anni si sta assistendo ad una crescente spirale dei fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo e neofascismo, che pervadono la scena pubblica accompagnandosi sia con atti e manifestazioni di esplicito odio e persecuzione contro singoli e intere comunità, sia con una capillare diffusione attraverso vari mezzi di comunicazione e in particolare sul web”.
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