Lui dopo più di trent’anni di lavoro va finalmente in pensione, per godersi famiglia e nipoti, e se per lei il risvolto negativo fosse un vero e proprio disturbo depressivo?
A condurre la ricerca due studiosi, economisti, dell’università di Padova, che utilizzando dati provenienti principalmente dal Giappone, dove il problema è molto sentito, hanno studiato la cosiddetta “sindrome del marito pensionato”.
La donna, non abituata ad avere per casa il coniuge 24 su 24, inizia a soffrire di insonnia, mal di testa, e in alcuni casi persino depressione, aggravata fino al 13% per ogni anno di pensione in più per il marito.
Se lei poi continua a lavorare, la situazione è ancora peggiore, perchè il tempo per gestire il nuovo rapporto col marito è limitato e quindi più difficoltoso.
Lui va in pensione, lei in depressione.

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