Maurizio Lupi si è dimesso nella giornata di ieri, venerdì 20 marzo. “Non chiedo garantismo” ha dichiarato, “per il fatto che non mi hanno rivolto alcuna accusa. Dopo due anni di indagini i pm non hanno ravvisato nulla nella mia condotta da perseguire”.
In merito all’orologio che i Perotti hanno regalato a suo figlio “l’avessero regalato a me l’avrei rifiutato nonostante la mia vecchia amicizia con i Perotti. L’hanno regalato a lui, non gli ho chiesto di restituirlo, se questo è stato il mio errore lo ammetto”
“Lascio il Governo a testa alta, guardandovi negli occhi”, ha continuato “Vi auguro, cari deputati, in questi giorni di demagogia a brandelli di non trovarvi mai dentro bolle mediatiche difficili da scoppiare e di non aver mai qualcuno che entri nella vostra famiglia e intimità. Vi auguro che nessuno tiri in ballo la vostra famiglia. Molti mi hanno dimostrato amicizia, sarò ingenuo ma per me i rapporti personali sono importanti”
Per il premier Matteo Renzi “Non ci sarà nessuna conseguenza sull’azione del Governo”.
In merito alle indagini che hanno portato alle dimissioni di Lupi, il premier ha dichiarato “ben vengano le indagini, bisogna fare pulizia, facendo le indagini secondo le regole e in fretta, e tutti al governo sono garantisti, l’importante è che il governo non si lascia dettare le decisioni dalla magistratura. La scelta di Lupi è stata giusta ed è stato lui a decidere di fare un passo indietro, dimostrando sensibilità istituzionale. Trovo fantasiose le ricostruzioni fatte sui giornali circa l’incontro tra me e Lupi ieri”.