Per i pochi che non lo conoscessero, dato che ovunque la sua fama lo precede, Nicolás Maduro Moros è un politico e sindacalista venezuelano ed è presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela dal 19 aprile 2013.
Perché ce ne interessiamo?
Perché si è “guadagnato” addirittura una “taglia” milionaria sulla testa, da parte del governo americano.
Gli Stati Uniti hanno infatti accusato il presidente venezuelano e altri 14 membri del suo governo di narcotraffico, corruzione e riciclaggio di denaro, offrendo una ricompensa di 15 milioni di dollari a chi collaborerà con le autorità fornendo informazioni utili per la cattura del politico sudamericano.

E’ stato il ministro della Giustizia, William Barr, ad annunciare le accuse formulate dalle corti di New York e Miami: cospirazione con una organizzazione terroristica per inondare gli Stati Uniti di cocaina e usare la droga come arma per minare la salute degli americani.
Lo scorso anno era stato incriminato con gli stessi capi d’imputazione, dalla corte federale di Manhattan, l’ex vicepresidente venezuelano Tareck El Aissami, mentre il dipartimento al Tesoro aveva accusato per le stesse attività Diosdado Cabello, ex presidente dell’Assemblea Nazionale e potente braccio destro di Maduro.
Dal canto suo, Maduro ha respinto le accuse bollandole come “estremamente estremiste, volgari e miserabili”.