Forse la cosa più incredibile degli ultimi decenni è che anche i temi più delicati sono trattati sui social network, spesso con quella superficialità e ignoranza che dei siti nati a scopi ludici possono portare con se.
Il momento storico è drammatico, con conflitti che insanguinano zone differenti, in primis la Palestina, con un bilancio di vittime che ormai ha superato il migliaio.
E tutti sentono il bisogno di schierarsi, di lanciare appelli, di sventolare slogan a favore dell’una o dell’altra fazione. Da quello che si legge sui social, la musica occidentale sembra diventata filo-islamica, con cantanti quali Rihanna o gli One Direction che si schierano a favore dei militanti di Hamas.
Un controsenso se si pensa all’avversione dei combattenti per l’America, ma spesso si abbracciano cause di cui non si conoscono le reali fondamenta.
Forse è quello che ha fatto anche Zayn Malik, uno dei componenti degli One Direction, che su twitter posta un appello per la liberazione della Palestina.
In poche ore, a fronte di 130 milioni di condivisioni, sono arrivate altrettante minacce di morte e di aggressioni verbali, dai sostenitori di Israele e della causa dei tanti fan israeliani che si sono sentiti traditi dal loro idolo. E questo a pochi giorni da un appello simile di Rihanna.
Probabilmente lo scopo della band inglese era quello di incitare alla fine della battaglia nella Striscia di Gaza, ma forse abbracciando la causa in modo sbagliato.