I nostri ragazzi, sempre più precocemente, si avvicinano al mondo dei social: un mondo tanto ricco di opportunità di socializzazione, questo, quanto ricco di insidie a causa soprattutto dell’anonimato che lo schermo può garantire.
Lo mostra in modo lampante una storia che in queste ore arriva da Modena: i carabinieri della città stanno infatti conducendo indagini dopo la denuncia da parte dei genitori di un bambino iscritto in una scuola della città emiliana che sarebbe stato contattato da un presunto pedofilo attraverso l’applicazione ‘Tik Tok’.
A quanto sembra il bimbo sarebbe venuto a contatto con un presunto pedofilo, o comunque con una persona sconosciuta che avrebbe dimostrato atteggiamenti a dir poco equivoci nei suoi confronti.
Il padre del ragazzino avrebbe trovato dei messaggi sulla chat del figlio a dir poco inequivocabili. “Ti voglio bene”; “Sei il mio fratellino”; “Ti voglio conoscere”. Prima i messaggi, poi le foto ed infine anche alcune videochiamate: “Infilati sotto le coperte quando parliamo, così nessuno ti ascolta”.
Ora il presunto pedofilo è stato denunciato ai carabinieri e si sono messe in guardia tutte le famiglie dei ragazzini della stessa scuola, che potrebbero essere direttamente o indirettamente coinvolti.