Elena Romani, la madre della piccola Matilda, ha presentato ricorso per la riapertura del caso di sua figlia. La bambina di 23 mesi fu trovata morta nel 2005 con evidenti lesioni alla schiena, probabilmente un calcio così forte da compromettere reni e fegato.
La morte della piccola avvenne a casa del nuovo compagno della Romani, Antonio Cangialosi.
Quel giorno i due avevano adagiato la bambina sul letto matrimoniale e si erano spostati in soggiorno per riposare. In seguito la mamma sentì piangere la piccola e notò che aveva vomitato, si apprestò a pulirla e a cambiare il cuscino e il coprimaterasso, allontanandosi per stendere il bucato mentre Cangialosi mostrava un cartone animato a Matilda. Fu Cangialosi ad accorgersi che la bimba stava male e a chiamare l’ambulanza.
All’epoca entrambi furono indagati e il caso si concluse con l’assoluzione in via definitiva di Elena Romani. La Cassazione ha deciso di riaprire il caso accogliendo il ricorso dei legali della signora Romani, Roberto Scheda e Tiberio Massironi, contro il non luogo a procedere nei confronti di Antonio Cangialosi.