Nella giornata di ieri si è celebrata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: purtroppo la violenza contro le donne è così diffusa e generalizzata, quasi legittimata, che c’è bisogno di una giornata apposita per rimarcare che l’amore non passa mai attraverso la violenza.
E se pensate che questo concetto sia chiaro alla maggior parte della popolazione, vi sbagliate di grosso: secondo un Report sui ruoli di genere che l’Istat ha diffuso nelle scorse ore, quasi un cittadino su quattro ( uomini ma anche donne) pensa ancora che la causa della violenza sessuale sulle donne sia addebitabile al loro modo di vestire e ben il 39,3 della popolazione italiana è convinta che sia possibile sottrarsi ad un rapporto sessuale, se davvero non lo vuole.
E ancora, il 15 per cento pensa che una donna che subisce violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile.
Per il 10,3% della popolazione spesso le accuse di violenza sessuale sono false (più uomini, 12,7%, che donne, 7,9%); per il 7,2% «di fronte a una proposta sessuale le donne spesso dicono no ma in realtà intendono sì», per il 6,2% le donne serie non vengono violentate. Solo l’1,9% ritiene che non si tratta di violenza se un uomo obbliga la propria moglie/compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà.
Sardegna (15,2%) e Valle d’Aosta (17,4%) presentano
i livelli più bassi di tolleranza verso la violenza; Abruzzo (38,1%) e Campania
(35%) i più alti.
Al Sud ( 67,8 per cento) resistono gli stereotipi che invece hanno meno appeal
nel Nord est ( 52,6 per cento).