Quando si parla di problematiche alimentari, tutta l’attenzione è concentrata sull’obesità, che è a tutti gli effetti la piaga del secolo, con milioni di persone che ogni anno muoiono a causa delle complicanze del loro peso eccessivo.
Ma esistono molte altre patologie legate al rapporto malato col cibo, come anoressia e bulimia, di cui purtroppo si parla troppo poco e a cui anche la sanità pubblica presta pochissima attenzione.
La denuncia arriva da Torino, dove, dopo essersi ammalato di anoressia a 14 anni, a 20 anni Lorenzo è morto.

Non mangiava più, l’hanno trovato nel letto di casa sua, morto nel sonno: il caso, di cui aveva già dato notizia l’edizione torinese del quotidiano ‘La Stampa‘ è stato ripreso dal ‘Corriere Torino‘ e da ‘la Repubblica‘, soprattutto per raccogliere la denuncia dei genitori.
I genitori di Lorenzo raccontano di un foglio bianco con una lista di sogni, come “essere più fiero di me stesso“, ma anche di cose da fare.
“Ci aveva stupito quel gesto, lo avevamo interpretato come un segno di speranza: in quell’elenco vedevamo la sua voglia di combattere ancora. Neanche un mese dopo è morto“, ricordano Fabio Seminatore e Francesca Lazzari, papà e mamma di Lorenzo. “Di anoressia si può morire e i genitori dei ragazzi che ne soffrono lo devono sapere. Bisogna parlarne e affrontare il fenomeno. A partire dalla legge: non si può dimettere una persona nelle condizioni di nostro figlio solo perché maggiorenne. È una vergogna nazionale” .
Ed ancora:
“Non ci sono abbastanza strutture pubbliche, non c’è un sistema che sappia dirti a chi rivolgerti – segnalano – È necessario mettere mano alla normativa, perché c’è un vuoto“.