Il giorno dell’incidente Lubitz era malato, ma non lo aveva comunicato alla compagnia. Questo è quanto emerge dalle indagini della procura tedesca.
Nelle perquisizioni è stato trovato un certificato medico che attesta “un’infermità e il suo trattamento”. Alcuni certificati del copilota sono stati trovati strappati. “Il fatto che i certificati di malattia siano stati trovati, alcuni dei quali strappati, sostiene il sospetto preliminare che Lubitz aveva nascosto la sua malattia al suo datore di lavoro e ai colleghi” hanno dichiarato dalla procura di Duesseldorf
Il procuratore tedesco Ralf Herrenbrueck ha dichiarato che i documenti ritrovati erano di “natura medica, indicavano una malattia in corso” e che Lubitz era “sotto trattamento medico”.
La Germanwings conferma le dichiarazioni della procura di Dusseldorf in merito al fatto che il co-pilota non avesse consegnato alla compagnia aerea il certificato medico che per quel tragico giorno lo indicava come malato.
Intanto Lufthansa e i suoi assicuratori risarciranno i parenti delle vittime con oltre 34 milioni di euro, ma la cifra è destinata ad aumentare. Si potrebbe arrivare addirittura, secondo le stime di un esperto dello studio londinese Stewarts Law, a 320 milioni di euro se la responsabilità fosse ufficialmente addossata al suicidio del pilota.