Per l’Isola del Giglio non è affatto un capitolo chiuso: lo spostamento del relitto dalla costa fino al nuovo porto dove la Concordia verrà smantellata è solo il primo passo di un lungo processo.
L’affondamento della nave da crociera non è stata solamente una grande tragedia umana, che ha spazzato tante vite umane, ma anche un grande disastro ecologico, con le tonnellate di relitti che la nave ha lasciato sulla sua scia.
Ed è cosi che a Festambiente, il festival di Legambiente svoltosi a Rispescia, sono apparsi degli striscioni inneggianti appunto all’Isola del Giglio: “Costa Crociere: levati dai fondali” è l’urlo che sale, per incitare chi di dovere a rimuovere tutto il cemento e il falso fondale servito da base al raddrizzamento della Concordia.
Cosi mentre gli abitanti dell’isola rimpiangono lo spostamento del grande relitto, che d’un colpo ha portato via con se buona parte dei turisti che accorrevano attratti dalla tragedia, c’è ancora il problema ambientale da affrontare e risolvere.

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