Quando si tratta di uomini di Chiesa è sempre difficilissimo denunciare, con la paura di non essere creduti, di trovarsi tutti contro, di vedere la propria storia insabbiata dalla stessa Curia, che negli anni ne ha nascoste di cose, limitandosi, nella migliore delle ipotesi, a cambiare parrocchia ai sacerdoti implicati anche negli atti più vili.
E di certo notizie come queste non contribuiscono a dar coraggio a chi subisce in silenzio: la corte d’Appello di Firenze ha infatti dimezzato la condanna al 72enne ex parroco di San Rufignano a Calenzano (Prato), arrestato il 23 luglio 2018 per violenza sessuale su una bambina di 10 anni, figlia di suoi parrocchiani, con la quale fu sorpreso in macchina.
I giudici di secondo grado hanno ridotto la pena da 4 anni e 4 mesi a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione.
Il sacerdote ha beneficiato delle attenuanti generiche, che i giudici hanno ritenuto prevalenti sull’aggravante di aver commesso il fatto nell’esercizio delle funzioni di ministro di culto.
Ai genitori della piccola, invece, il collegio presieduto da Maria Teresa Scinicariello ha riconosciuto una provvisionale di risarcimento da 2.500 euro ciascuno.